Prontuario di pronunce per il manager wannabe ammerigano

Amici milanesi (e non), è da tanto che vi osservo e vi ascolto. E voglio dirvi che potete fare di meglio.
Vi piace usare anglicismi ad cazzum, sentirvi i top in ogni situescion? Bene, e allora se dovete farlo, fatelo bene.
La prossima volta che volete dire management, per favore rifatevi a questo piccolo prontuario di pronuncia corretta, così non lo farete suonare come un’esclamazione pugliese (mannàgg’ a ment!).

Prontuario (scusate, how-to) di pronunce per il manager web-friendly wannabe ammerigano

browser: no, non si legge “brooooser”. Lo so, questo vi fa un po’ morire dentro, ma riuscirete a migliorare, vedrete. Pensate alla parola WOW (che conoscete bene, dai, la snocciolate sempre quando parlate del wow-effect): ecco, la prima sillaba in “browser” si pronuncia proprio come quel wow.
desktop: si legge così come si scrive. Dai, questa è facile, perché dovete complicarvi la vita chiamandolo “dextop”? Sa tanto di navicella spaziale.
developer: forse avete sentito troppe volte il “develòppati!” di Aldo, Giovanni e Giacomo. In “developer” c’è una p sola, e l’accento è sulla seconda “e”. Repeat with me: “divèloper”. Non “develòpppper”.
development: come sopra. Il “develòppp(a)ment” non esiste; il “divèlopment” sì.
engine: leggetelo “èngin”. Please, non leggetelo “engiain”: fa tanto inglese…e invece no.
guerrilla: “gherrila”. Sì, mi spiace, dovete abbandonare quella voglia di tortilla che vi è rimasta da quel recente weekend a Barcellona, perché non c’entra nulla.
header: si legge “heder”, con la “e”, non “hiiider”, e l’acca la dovete far sentire. Dopotutto deriva da “head”; vi ricordate lo shampoo antiforfora “Head & shoulders”? si pronunciava “hed” pure quello. Grandi ricordi e improvvise epifanie, lo so.
information: vabbeh, questa la so dire, direte voi. Più o meno, vi rispondo io, perché “informescion” con quella R e quel -SCION finale fa tanto Minetti. Togliete la “r” e trasformate il -SCION in -SCEN: ecco, molto meglio. Oh ma come sarete bellini mentre provate la pronuncia mentre leggete! Bravi.
management: non trasformatelo in una storpiatura di “mannàggiament”. E’ “mènagment”. Voi siete appunto “mènager”, non “manàger”, giusto?
open source: repeat with me, “open sors”. Con la “o”, non “surs”, che sembra “sorsata” detto in salernitano.
performance: questa mi fa imbestialire. Ma perché dovete inventarvi la pronuncia “pèrformance”, con l’accento sulla prima sillaba? Dove lo avete sentito? Si dice “perfòrmance”, con l’accento sulla “o”, e se siete veramente fighi la “r” non la pronunciate.
SEO: se dovete fare gli sboroni onesti, leggetelo “es-i-o”. Se volete fare gli sboroni all’ennesima potenza, leggetelo “sio”: ci potrebbe essere un misunderstanding e potreste essere scambiati per CEO, che in effetti è molto più figo.
summit: ragazzi, mi spiace, sorry, è latino. Quindi “sammit” nunsepòssentì.
viral: lo so che sembra assurdo, ma l’ho anche sentito pronunciare “viral”. Così come si scrive. Detto così sembra il nome di un farmaco generico. Fatelo sentì, quel “vairal” che c’è in voi!
word of mouth: ragazzi, è word, non worLd. Togliete quella “l”, lasciatela solo nella parola “English”, il nome della lingua che ora, finalmente, padroneggiate alla perfezione.

P.S.: ho volutamente scritto le pronunce utilizzando l’alfabeto italiano e non quello fonetico, perché se uno pronuncia male una parola in inglese, vuol dire che non si prende la briga di leggere la trascrizione fonetica sul dizionario per imparare la pronuncia corretta…quindi ho pensato che questa versione grezza per pigri fosse più adatta all’uso del manager di fretta wannabe ammerigano. Ma se insistete il prossimo post ve lo scrivo tutto in alfabeto fonetico, [va]  [‘bE:ne]?

[Foto: Steve Bowbrick, Flickr]

99 commenti su “Prontuario di pronunce per il manager wannabe ammerigano”

  1. Non vorrei rompere le scatole ad un bell’articolo, ma… summit è inglese. Deriva dal latino (summum) ma è stato preso dall’antico francese, poi dal medio francese, e infine è arrivato al medio inglese (somete). I dizionari riportano entrambe le pronunce o comunque non sono uniformemente schierati, quindi nessuna delle due è considerabile errata.

    • Ciao Giorgia, grazie per la puntualizzazione; in realtà il mio è solo un articolo ironico, per prendere in giro l’uso esagerato degli anglicismi, e non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno. Chi vuole imparare l’inglese non lo studierà certo qui 🙂 Anni fa una mia prof dell’Accademia della Crusca mi insegnò a pronunciare la parola summit “alla latina”, quindi mi sono rifatta a quello; comunque ora col tuo commento chi passerà di qui imparerà qualcosa in più. Grazie! Ma la prossima volta non prendere così sul serio i miei post, eh? 😉

      • ma no, dai 😉 Oh, una volta che so una cosa faccio il balletto della gioia e lo scrivo. Comunque per il resto sono d’accordo (o meglio: siamo fasate sulle nostre opinion in merito alle varie issue che sono state exposed)

  2. Hahaha!!! Tengo – fra le altre cose – corsi di inglese nelle aziende e in effetti queste ci sono tutte! 🙂 Poi ci sono quelli che ti briffano quando potrebbero istruirti, quelli che ti apdetano quando potrebbero aggiornarti, quelli che bukkano quando potrebbero prenotare, e quelli che fanno un giob e si sentono molto più fighi di quei barboni che stanno solo svolgendo un incarico.

    • ahahah ah beh Allen queste storpiature di itanglish sono un altro capitolo…forse saranno protagoniste di un prossimo post! me lo “endorsi”?

  3. “Oh ma come sarete bellini mentre provate la pronuncia mentre leggete! Bravi.” Grazieeeeeeeeee… le ho provate davvero!! troppo carino sto post.. tante cose fanno imbestialire anche me! eheheh

  4. Giusto, ma il manager wannabe le parole se le inventa come un novello Petrarca. Tipo: “rispondimi asappissimo!” o “questo colore non matcha molto” o “hai fixato il computer?”.

    Io non li sopporto.

  5. …in realtà “summit” in inglese (sia BrE che AmE) si pronuncia [ˈsʌmɪt] e cioè: “samit”. Certo, non con una “a” pienissima, ma certo non con una “u”….

    • ciao Alessia, come ho già risposto ad altri commenti, in realtà il mio è solo un articolo ironico, per prendere in giro l’uso esagerato degli anglicismi, e non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno. Chi vuole imparare l’inglese non lo studierà certo qui. Poi se vuoi leggere tra i commenti scoprirai che anche il “summit” inglesizzato deriva dal latino e il Canepari (DIPI) preferisce la pronuncia “alla latina”. Ma ripeto, non è questo quello che volevo dire con il mio post…mi dispiace se hai pensato che questo fosse un corso di inglese! 😉

    • grazie del link Laura, anche io ho studiato con il Canepari quindi proprio per questo opto per summit “alla latina”!

    • sì lo so grazie Laura, come ho detto qualche commento più su, in realtà il mio è solo un articolo ironico, per prendere in giro l’uso esagerato degli anglicismi usati senza cognizione, e non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno. Chi vuole imparare l’inglese non lo studierà certo qui 🙂 E comunque mi riferisco alle persone che pronunciano questa parola “mannàggment”…con 2 n e 2 g…e ti assicuro che non è né British né American né RP né Strine. Non è proprio inglese, punto e basta!

  6. Quante volte ho cercato (per lo più inutilmente) di convincere colleghi e clienti a correggersi… 😉
    All’elenco aggiungerei anche il povero Paypal/”peipol”.

    • hai proprio ragione Jhack! è un errore che ogni tanto mi scappa, shame on me 😉 Grazie di avermelo fatto notare, ora correggo!

  7. Qualche anno fa avevo un capo che parlava esclusivamente in MilanEnglish. Nelle sue slides compariva Una parola in italiano ogni 20 in inglese. Mi aveva così convinto che sapesse l’inglese che lo portai in DHL per la definizione di un contratto. Sembrava Totò e Pappino a Milano “noio volevuam saver..” Naturalmente il contratto l’abbiamo perso.

  8. Guarda che guerrilla si pronuncia proprio alla spagnola, cioè come tortilla. e’ una parola spagnola che è entrata nella lingua inglese (come golpe, flotilla,e altre). Altrimenti dovremmo accettare anche la parola SpaGetti pronunciata all’inglese!

    • ciao Jo, come ho già risposto ad altri commenti, in realtà il mio è solo un articolo ironico, dove prendo in giro l’uso esagerato degli anglicismi. E’ assurdo che chi parla italiano ne faccia un uso smodato e errato, questo è il succo del post. E ironicamente suggerisco le pronunce degli inglesi che tanti italiani cercano di scimmiottare: guerrilla, quindi, se usato all’inglese, per esempio nell’espressione guerrilla marketing, verrebbe letto, da un’inglese, nel modo che ho scritto io. Ma chi vuole imparare l’inglese non lo studierà certo qui 🙂 Comunque grazie della tua puntualizzazione.

  9. Hai dimenticato “all inclusive”, già sentito in ben 3 spot televisivi, chiaramente pronunciato come tu saprai (lo dico per gli altri: con l’accento sulla “prima” i)

  10. Fantastico! Da sempre mi cadono le braccia quando sento pronunciare “mannàggiament” – e il bello e’ che lo dice anche gente che lavora in finanza, per cui mi sorge il dubbio: forse hanno imparato a dirlo dagli stessi docenti? Non sarebbe il caso di insegnare le pronunce ai corsi di economia ecc.?

    Mi permetto un appunto: nemmeno “mènagment” e “mènager” sono corretti. L’accento si, pero’ in inglese si legge mAnager e non mEnager (o mAnagement e non mEnagement).

    • ciao Valentina, grazie del tuo bel commento! per la pronuncia di Manager con la ‘a’, hai ragione, non sapevo neanche io se scriverlo con la a o con la e, visto che sarebbe un suono che è un po’ una via di mezzo…volevo evitare l’alfabeto fonetico quindi ho pensato che una ‘e’ fosse più semplice per i lettori, ecco spiegata la mia scelta 🙂

  11. Incredibile quanta gente si faccia figa con l’inglese. No, non parlo dei manager che lo subiscono e sono costretti a parlarlo, mi riferisco piuttosto a chi come l’autore si preoccupa più di risultare figo che di farsi capire. Di come comunica invece che di cosa comunica.
    Sono circondato da ragazzini con una pronuncia decente che sono pietosi su tutti gli altri fronti (contenuti e metodo) e di professionisti coi controco*****ni che hanno imparato l’inglese tardi e che vengono penalizzati per la pronuncia nonostante abbiano contenuti di valore.
    Lasciate perdere il queen english, in ambito aziendale non lo capisce nessuno, e preoccupatevi di quello che dite piuttosto.
    E poi, ho parecchio amici traduttori con un inglese molto migliore del mio e prendono meno di un mio bonus…

    • ciao Fax, non ho capito a chi ti riferisci quando dici ‘l’autore’. Intendi l’autrice, cioè intendi me?
      Se sì, se rileggi il post nel contesto in cui è sono sicura che ti renderai conto che il mio era un post ironico, di sfottò…e non ho certo messo in discussione coloro che hanno ottimi contenuti ma hanno un inglese pessimo. Anzi, sfottevo proprio chi pensa di sembrare più intelligente sfoggiando anglicismi a caso, oltretutto pronunciati male. Ciao!

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