Buy Tourism Online. La mia BTO 2012

Aspettavo la BTO 2012 per tanti motivi; la voglia di aggiornarmi e imparare è solo una delle ragioni per cui sono andata all’evento fiorentino sul turismo per il secondo anno consecutivo. Non vi annoio con gli altri motivi; vi dico solo cosa mi è piaciuto, cosa penso si possa migliorare, e condivido con voi gli appunti che ho preso durante i panel che ho seguito.
BTO 2012

Cosa mi è piaciuto

Rivedere amici e colleghi con cui ho riso, parlato, brindato, mangiato, discusso. Dite che non è merito della BTO? Io dico di sì.

Parlare di viaggio anche al di fuori dei panel, raccontando e ascoltando di India, Thailandia, Cuba, Sudamerica, San Miniato, Firenze, Trentino, Umbria, Australia, … Che voglia di partire, però.

Incontrare persone che hanno una passione e che credono in quello che fanno. Nuove app, nuove startup, ma anche ragazzi che hanno iniziato da poco a occuparsi di social media e hospitality (come Marco Bronzi), che sono ottimisti e con voglia di fare (questo mi ha stupito molto).

Il catering. Abbondante, buono e soprattutto con ampia scelta per i vegetariani (l’anno scorso non c’erano molte cose veg-friendly, ahi ahi ahi).

I ragazzi del guardaroba. Gentilissimi e veloci (però una di questi mi ha dato del lei, e questo è gravissimo, dato che palesemente ho 18 anni come loro).

L’angolo blogger. Area lounge con divanetti e prese elettriche; lì, lontano dai keynote e dalla ressa, ho conosciuto Memesullaluna, splendida persona che dalla vita è stata portata in Dorset, in Sudafrica e a Vasto. Eravamo lì, una abruzzese e una emiliana; era bellino, come angolo terremotati.

La qualità degli speech mi è sembrata alta; sia quella dei panel che quella dei dibattiti. E la durata dei singoli interventi mi è sembrata azzeccata. Non mi sono mai addormentata, giuro.

Cosa si può migliorare

Aggiungere una macchina del caffé o due, così si può fare in tempo a prendere il caffé a metà giornata senza aspettare troppo in coda o poi rientrare ai panel con un nulla di fatto. Poi vabbeh, avevo chiesto un caffé americano e me l’hanno dato d’orzo, ma fa lo stesso.

Mettere la raccolta differenziata. Chevvelodicoaffà

Potenziare la wifi, che ci ha dato problemi soprattutto il primo giorno. Il 3G ha salvato molte vite.

Segnalare se i panel sono per persone che si affacciano a questo mondo per la prima volta (es., cos’è Foursquare e come si usa per il business), se sono di approfondimento sulla filosofia del viaggio, o se sono tecnici, per chi già è del settore. Così evito di andarmene a metà perché sto ascoltando uno speech che non fa per me.

Aggiungere qualche sedia – io ero spesso seduta per terra (ma tranquilli, non porto spesso la gonna).

E ora, finalmente:

I miei appunti

(WARNING! Arrivano dal mio profilo Google+, che aggiornavo in tempo reale. Potrebbero risultare semicomprensibili; dove possibile, inserisco il link alle slide)

DAY ONE

{MATTINA}
[Introduzione – analisi di alcuni trend del Travel e dintorni]
– recensioni in rete in Europa sono ritenute affidabili dal 64% dei consumatori
– 87% lettori di TripAdvisor si fidano di quello che leggono
– Italia ha la percentuale più alta in Europa di recensioni legati al dormire
– Visite alle pagine TripAdvisor dell’offerta italiana nel 2012 sono aumentate del 57% rispetto al 2011
[NSI – QR Places: Smart Tourism. Stefano Soglia NSI – QR Places, Giuseppe Frangiamone NSI – QR Places]
– cosa implica, per un luogo, essere SMART? Che destinazioni minori, se uniche e connesse, diventano “maggiori”. Esempio: l’Umbria e il caso di Umbria on the blog
– Cervia: per promuovere i territori, in certi hotel hanno fatto dei QR code che contenevano i link agli itinerari turistici nella zona
– l’investimento per la realizzazione di una tecnologia QR code per la promozione di un territorio si aggira intorno ai 3000€ annuali di base. Il vero investimento è la creazione di contenuti validi (e la scelta della strategia, cioè di capire prima QUALI contenuti veicolare su quel mezzo e con che obiettivo, aggiungo io)
(Poi con @pizzicatoecobeb si diceva anche che questo investimento va bene per territori che NON hanno un pubblico a prevalenza italiana)

[Cura dimagrante per Budget Online. Marco Fanton, Meliá Hotels Internationals; Claudio Vaccaro, Bizup: Come ottimizzare gli investimenti online]
– 40 hotel online intervistati su “in cosa investirai nel 2013?”
I risultati, in ordine:
1. Produzione nuovi contenuti,
2. Social media,
3. booking online,
4. applicazioni mobile
5. aggiornamento sito
Solo in 6a posizione: pay per click.
Quindi il primo investimento non è per uscire subito in prima pagina nella SERP.
– Per ottimizzare il budget online:
1. ANALISI di competitor, posizionamento, SWAT, è soddisfatta la clientela?… Bisogna DEFINIRE qual è la clientela, qual è il mercato e quali sono i VERI competitor
2. FISSARE gli obiettivi di business (incrementare presenza online? La visibilità? O il tasso di fidelizzazione del cliente?) e il tempo per raggiungerli.
Per portare gradualmente del valore permanente al mio sito serve un buon mix di lavoro organico e lavoro pay.
Come calcolo il budget? Sottraggo al valore di un nuovo cliente i costi a margine.
3. PIANIFICARE la strategia.
Paid media (adv), owned media (sito, profili Social), earned media (recensioni ricevute)
Bassi tempi, alti costi -> adv
Tempi medi, costi medi-> ottimizzazione SEO, contenuti, Social media.
Tempi lunghi, costi bassi-> Social media management
– Catena alberghiera Melià, con headquarters a Palma de Mallorca (“la Silicon Valley della Spagna”); 300 hotel. NON dialogano con Italia.
– “il community manager è il primo concierge” (fighissima questa definizione, ndr)

{POMERIGGIO}
[Google+ Local e Social Local Mobile. Luca Bove]
– Google+ Local è il nuovo nome di Google Places
– tra il 25 e il 33% delle query su motori di ricerca hanno intenti locali.
– fattori per il ranking locale:
.Seo classico;
.rivendicare scheda su google+ e google places;
.numero di citazioni da fonti autorevoli (non necessariamente link; basta nome e indirizzo fisico, come fa
booking.com, che è una fonte molto autorevole)
.numero di recensioni possibilmente positive
Per la creazione di un place è meglio usare un indirizzo email Google creato apposta per quel luogo; non conviene usare lo stesso per più luoghi/clienti, perché dopo 2 errori lo bloccano, quindi rischi di perdere il controllo di più places in un colpo solo.
Molto importante inserire un numero di telefono! Se hai un albergo che è anche ristorante meglio avere,se possibile, due numeri di telefono distinti; è consigliabile infatti un numero univoco per ogni attività, se no Google li confonde e scambia per un posto unico.
Per fondere una pagina Google+ di un’attività con la sua pagina Google+ Local è necessario che la pagina Google+ sia stata impostata come “attività locale”. Non c’é modo di cambiare tipologia, per ora. Se hai già un buon ranking non conviene fare la fusione.
-“Venice update” di Google: release di quest’anno, in seguito alla quale acquistano di valore i risultati locali nelle ricerche. Quindi con la stessa parola chiave “hotel” digitata da computer a pochi km di distanza si avranno risultati diversi.
– su richiesta e a pagamento, quelli di Google possono venire nel tuo place a farti foto 3D che puoi usare sia sul Google+ local/place che sul tuo sito.

[Google AdWords – Riprenditi ciò che è tuo. Jacopo Rita]
Individuare il reale valore aggiunto del prodotto/luogo da promuovere, la business proposition, prima di ideare la campagna.
Campagne ideali per la promozione di un hotel:
.incentrarsi sul Brand, quindi su parole chiave quali il nome stesso del l’hotel, per puntare sugli utenti che lo conoscono già;
.puntare sulla location specifica, per sfruttare situazioni come quando l’utente è indeciso e vuole consultare tra più possibilità: es. “Hotel Roma vicino stazione termini”;
.promuovere le caratteristiche dell’hotel: “hotel business”;
.promuovere i servizi dell’hotel: “hotel Roma con vasca da bagno”;
.puntare sulle promozioni “san valentino/natale/…”.
Nel testo dell’annuncio conviene richiamare le parole chiave perché sono le parole che l’utente ha cercato, quindi sono quelle che l’utente si aspetta di trovare nei risultati.
-Un hotel dovrebbe avere almeno 10 campagne attive, almeno in 2 lingue
-CTR delle campagne deve essere alto
-controllare il punteggio di qualità: inferiore sotto al 6 non va bene!

DAY TWO

{MATTINA}
[Social Media ROI – Riuscire Oltre l’Impresa. Vincenzo Cosenza, BlogMeter; Mario Jobbe, Brand Karma; Diego Orzalesi, Hootsuite; Denis Kondopolous, Naxtech; Joanna Matloka, 77Agency]
– prima di tutto: curare la reputation
– Pinterest is good for TRAVEL, if you add link to images
– in order to get ROI, you have to invest first!
– Reputation and content should go hand in hand
– importanza del piano editoriale
– invest on human resources for social management!
– Social media is going to be an expected communication media soon
– l’anima del Social media manager sta nell’aspetto conversazionale
– il Social media manager dovrebbe permeare tutti gli aspetti dell’azienda. Ciò significa che è ideale che tutti i dipendenti partecipino alla creazione dei contenuti, anche solo occupandosi della loro area di conoscenza specifica, e che questi vengano poi filtrati e riadattati dai Social media manager.

{POMERIGGIO}
[Foursquare. Tommaso Sorchiotti; Francesca Fabbri, Mimulus; Michael Forni]
Case study: uso di Foursquare a Viterbo per Medioera

Insomma, se mi prendono anche l’anno prossimo, ci torno volentieri.

25 commenti su “Buy Tourism Online. La mia BTO 2012”

  1. Pingback: Love Turismo on line: BTO 2012 | identitàg<
  2. Pingback: Buy Tourism Online 2012. La mia BTO | TravelSquare
  3. Un vero peccato essersela persa! Davvero un vero peccato… confido nell’anno prossimo.

    Ma forse con qualcuno ci si vede a Gennaio al Ciasa Alpina? 🙂

    • l’anno prossimo, se ne hai modo, vacci; io sono contenta di esserci stata. Io ci sarò al Ciasalpina, quindi noi 2 ci vedremo lì sicuramente! ciao

  4. Ciao Francesca, siamo anche vicini e spero di incontrarti dal vivo.

    Un appunto sulle Google+ Local
    te scrivi ” su richiesta e a pagamento, quelli di Google possono venire nel tuo place a farti foto 3D che puoi usare sia sul Google+ local/place che sul tuo sito.”
    No non vengono quelli di google, ma vengono fotografi privati ed indipendenti da Google che però sono in qualche modo “certificati” da Google

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