Cosa vedere a Lipari, patrimonio mondiale UNESCO a rischio

Cosa vedere a Lipari? Quest’isola è un po’ la regina delle Eolie: è la più abitata e la più vanitosa. Si può partire attraversando il Corso, una lunga via (più o meno) pedonale di origine romana piena di piccole vetrine e negozietti caratteristici e perfetta per passeggiare, acquistare prodotti tipici o godersi una granita all’aperto. Naturalmente ci sono anche splendide spiagge (di ciottoli). Sono due però le cose che contraddistinguono quest’isola, nel bene e nel male: la sua rinomata area archeologica e le tristemente note cave di pomice.

La zona archeologica

Sulla rocca che domina il centro, che ha ospitato l’acropoli greca, c’è un mondo da esplorare facendosi strada tra i numerosi – e affettuosi – gatti randagi. Superate la porta dell’XI secolo, la torre medievale e le fortificazioni spagnole del XVI secolo, si accede a un’area archeologica che ha messo alla luce resti dell’età del bronzo e reperti di 4 invasioni: qui è visibile anche un botros, pozzo votivo della Magna Grecia. Nei dintorni è stato anche ricostruito un teatro greco.

Molti reperti del neolitico e delle invasioni micenee sono esposti nel vicino Museo archeologico regionale eoliano, uno dei più importanti e noti di tutto il Mediterraneo, dove però non si possono fare fotografie, se non per uso privato previa richiesta scritta…

Accanto al Museo merita una visita la Cattedrale di S. Bartolomeo, al cui interno è in mostra la statua del patrono delle Eolie, martire che fu scarnificato e che viene rappresentato con la sua pelle appoggiata sul braccio.

Superato l’angolo splatter, vale la pena vedere anche il bellissimo chiostro normanno.

La cava di pomice

L’estrazione della pomice e dell’ossidiana (entrambe rocce vulcaniche) nell’isola di Lipari iniziò nel V millennio a.C. ed è andata avanti fino a pochissimi anni fa: la cava di estrazione della pomice di una nota azienda locale occupa tuttora un lato dell’isola.

L’UNESCO, di cui l’arcipelago delle 7 meravigliose isole vulcaniche è entrato a far parte nel 2000, ha dichiarato in più occasioni che se le cave non verranno dismesse le Eolie saranno cancellate dalla lista dei patrimoni dell’umanità.
Ciononostante, l’attività è andata avanti in barba alle ordinanze di sospensione della Sovrintendenza fino al 2007, anno in cui l’area è stata sequestrata (fonte: Gazzetta del Sud).
Ad oggi le attività di estrazione sono quindi ferme, ma la cava non è stata dismessa ed è notizia giusto di qualche mese fa il sequestro di una vasta area all’interno di questo complesso nella quale è stata scoperta una discarica incontrollata di rifiuti speciali e pericolosi (fonte: Notiziario delle Eolie).
Stiamo rischiando da anni di perdere il riconoscimento UNESCO, che assieme alle altre attrative dell’isola richiama visitatori da tutto il mondo…ma il tempo passa e le cave sono ancora lì, a occupare il posto di quello che potrebbe diventare un ecomuseo o una nuova area verde.

6 commenti su “Cosa vedere a Lipari, patrimonio mondiale UNESCO a rischio”

  1. Un paese che si fa bacchettare dall’UNESCO perfino per lo stato di conservazione di Pompei e del Colosseo, che da anni non espone i Bronzi di Riace a causa di infiniti lavori al museo… figurarsi il resto. Quella dei rifiuti speciali mi mancava.

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