Ritardo del volo: cosa fare?

Sono sicura di non essere l’unica a cui è capitato: sei in aeroporto carica per partire, hai passato i controlli al gate, ti siedi convinta che di lì a poco sarai in volo e…niente. I minuti passano e rimani seduta, perché il volo è in ritardo.

A me è successo 2 volte di recente: un paio di settimane fa, tornando da Barcellona, il volo è partito con un’ora di ritardo. Mi è successo anche 10 giorni fa, da Linate a Parigi, quando il volo ha accumulato quasi due ore di ritardo e ho rischiato di perdere il secondo aereo che partiva dalla capitale francese.

Cosa fare in questi casi? Potete reagire in due modi:

  1. sbraitare insultando le hostess -come se poi tutto ciò dipendesse da loro-, sprecando un sacco di energie ad inveire contro il sistema, aizzare la folla e agitare le mani al vento;
  2. sedervi, avere pazienza e far valere i vostri diritti a tempo debito e nei modi opportuni.

Inutile dire che io appartengo alla seconda categoria di persone, mentre di solito la folla intorno a me preferisce agire seguendo il primo metodo.

Aeroporto

E così io, che non perdo tempo a offendere la hostess, nel 2012 ho aspettato pazientemente che il mio volo Meridiana per l’Egitto partisse con ben 8 ore di ritardo…poi, una volta tornata a casa, ho compilato i moduli per il reclamo e poco tempo dopo ho ottenuto dalla compagnia aerea un volo compensativo gratuito.

Eh sì, mi è bastato far valere quello che ho letto nella Carta dei diritti dei passeggero dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).

Lì ho scoperto ad esempio che per i voli cancellati si ha diritto a un rimborso di 250€ per i voli a corto raggio con un ritardo di 2 o più ore o più, fino a 400€ per i voli a medio raggio con un ritardo di almeno 3 ore e fino a 600€ per i voli a lungo raggio che accumulano ritardi di 4 ore. Per i ritardi prolungati si ha invece diritto all’assistenza, cioè pasti e bevande, eventuale soggiorno in hotel con trasferimenti, e chiamate, messaggi e email. In più, se il ritardo supera le 5 ore il passeggero ha diritto a rinunciare il volo senza pagare penali e ottenere il rimborso del biglietto non utilizzato.

Seguendo il procedimento descritto nella Carta per chi vuole presentare un reclamo, ho presentato i moduli compilati alla compagnia aerea, comprensivi di copia scannerizzata dei biglietti originali che per fortuna non avevo buttato via. Qualche settimana dopo sono stata contattata dalla compagnia che mi offriva un volo compensativo da utilizzare entro un anno nelle mete a corto/medio raggio, ed essendo amante dei viaggi ho deciso di accettare. L’ho sfruttato dopo 8 mesi per farmi le vacanze estive a Creta.

Il mio primo consiglio in caso di ritardo del volo è quindi quello di avere pazienza e convogliare le energie laddove necessarie, ossia nella compilazione di lunghi moduli noiosi, che però possono portare a qualcosa – al contrario delle lamentele gridate davanti al gate.

Se i moduli forniti dalla compagnia aerea e nei punti informazioni dell’aeroporto non sono sufficienti o non portano nulla, meglio consultare un avvocato. Di recente una persona a me cara ha avuto una brutta esperienza e si è dovuta rivolgere a uno di questi professionisti. Dopo che una compagnia aerea polacca gli aveva cancellato un costoso volo verso Varsavia, ha dovuto di conseguenza rinunciare anche a quello di ritorno. Avendo comprato il biglietto su un sito di comparazione e vendita biglietti aerei, la compagnia aerea si rifiutava di rimborsare, rimbalzandolo al sito web, che rimbalzava a sua volta sulla compagnia…Solo con un avvocato si è risolto tutto e lui ha riavuto indietro tutti i soldi spesi (tasse escluse). Questa soluzione conviene a chi ovviamente ha speso tanto per un biglietto aereo o a chi perde appuntamenti importanti a causa del ritardo dei voli; per chi compra biglietti low cost probabilmente non conviene, perché la parcella dell’avvocato andrà pagata anche se il risarcimento non viene ottenuto.

Una soluzione alternativa è quella di affidarsi a uno dei servizi online specializzati nella tutela dei diritti dei viaggiatori. Ad esempio c’è Flightright che si occupa proprio di gestire le pratiche e i risarcimenti in caso di ritardo o cancellazione del volo, ma al contrario degli avvocati riceve un compenso (pari al 25% +IVA del rimborso) solo se la compagnia aerea paga il risarcimento. Per usare Flightright, sul sito si deve inserire il codice del volo nel calcolatore di risarcimento, per ottenere poi dopo poco una valutazione giuridica gratuita. Una volta accettata, la richiesta viene gestita e portata avanti fino alla chiusura della pratica. Se si ottiene il risarcimento da parte della compagnia aerea, Flightright trattiene una commissione del 25% più IVA e versa la restante quota sul conto bancario del richiedente. Una modalità pratica e veloce, che consiglio a chi non vuole affidarsi a un avvocato o a chi non ha tempo e voglia di affrontare la burocrazia italiana da solo.

Questa è la mia esperienza; voi che mi dite? Avete mai ottenuto un rimborso o un volo compensativo dopo che il vostro volo è partito in ritardo o è stato cancellato?