Parco San Bartolo: sentieri e itinerari nelle Marche

Il Parco Naturale del monte San Bartolo è il verde benvenuto per chi arriva nelle Marche da nord. Si estende da Gabicce a Pesaro ed è attraversato da una caratteristica strada panoramica che congiunge i due paesi e porta su e giù per la falesia, tra paesaggi da cartolina, boschi, borghi medievali e strapiombi sul mare.

Quest’area protetta è un vero e proprio spettacolo a picco sul mare.

Cosa fare al Parco San Bartolo

Il Parco San Bartolo ha 20 anni ed è il posto perfetto per chi cerca una vacanza nel verde. È il punto privilegiato da cui godere la vista su colline di ginestre gialle che fioriscono a maggio ed è l’ideale per chi vuole immergersi nella natura: ospita anche un camping. Nel parco si può fare trekking in libertà, ma anche passeggiate guidate (da prenotare nella sede del parco a Pesaro o in estate a Gabicce monte in centro e al centro visite di Santa Marina), e passeggiate a cavallo. I sentieri per chi cammina e per chi va in bici sono numerosi.

Parco S.Bartolo
Parco S.Bartolo

E chi preferisce il mare potrà approfittare dei vari centri di diving.

Il Parco San Bartolo ospita tassi, istrici, volpi, caprioli, puzzole, faine, donnole e fagiani. Ed è il paradiso per chi come me fa birdwatching: è possibile avvistare aironi, cormorani, svassi minori, gabbiani minori, e anche coppie di falchi pellegrini (che nidificano a Baia Vallugola, in nidi artificiali di legno messi in parete grazie all’aiuto di rocciatori). Il cosiddetto Tetto del mondo, assieme alle altre colline del parco, costituisce il luogo ideale per osservare l’annuale migrazione dei rapaci.

Tetto del mondo
La vista dal Tetto del mondo

Il Tetto del mondo è, in generale, un punto panoramico incredibile, raggiungibile con un semplice trekking. Da qui si può godere di una vista meravigliosa a 360° sulla riserva marina, sui boschi circostanti, sui colli e sui borghi del Parco. Immaginate il blu e il verde che si mescolano al profumo delle ginestre e alla brezza marina, nel silenzio: un turbinio di natura selvaggia, a due passi dalla civiltà. Decisamente uno dei luoghi più tranquilli, poetici e rilassanti che io abbia mai visto quest’anno.

Ma il Parco San Bartolo include anche molto altro.

Le Ville: Villa Caprile e Villa Imperiale

All’interno del Parco San Bartolo si nascondono residenze maestose, immerse nel verde.

Villa Caprile con i suoi giardini all’italiana e i giochi d’acqua rinascimentali (ancora funzionanti, vi avviso!) risale al 1600 ed è semplicemente mozzafiato. Tra ulivi, viti, giardini, serre e orti, si erge maestosa sulla valle e sembra incantata.
Da giugno a settembre si può visitare con la guida degli studenti che la frequentano: questa villa ospita infatti un istituto agrario. L’ingresso è a pagamento ed è permesso ogni mercoledì.

I giardini di Villa Caprile
I giardini di Villa Caprile

Anche Villa Imperiale, maestosa e raffinata, con giardini pensili e un bosco con volpi, si trova nel Parco San Bartolo. È stata costruita nella seconda metà del ‘400 per volontà di Alessandro Sforza (il cui stemma con le due ali di drago unite troneggia sulla villa) e nei mercoledì d’estate è visitabile con le guide autorizzate di Isairon, su prenotazione (la mia guida si chiamava Silvia Orlandi ed era veramente molto preparata).

Una veduta di Villa Imperiale dall'interno
Una veduta di Villa Imperiale dall’interno

Il convento dei Girolamini

All’interno del Parco San Bartolo merita assolutamente una visita anche il Convento Zanucchi Pompei, ex convento dei Frati Girolamini, che si trova accanto al faro. È aperto al pubblico il sabato pomeriggio dalle 15 alle 17 e il 2 di maggio per la festa del Beato Pietro Qualzerano, celebrato per il suo potere taumaturgico che guariva i bambini. Da non perdere per l’atmosfera di misticismo misto a natura.

Il convento dei Girolomini
Quadro all’interno del convento dei Girolomini

Gradara

Proseguendo sulle strade panoramiche del Parco San Bartolo si arriva sul promontorio panoramico dove si trova Gradara, che appartiene al territorio pre parco.

La Rocca di Gradara
La Rocca di Gradara

La Rocca di Gradara, risalente al 1200 e abitata fino al 1983, è il gioiello di questo borgo fortificato e fu la dimora sia di Lucrezia Borgia che di Francesca di Rimini. Dante cita la Rocca nella Divina Commedia (V canto dell’Inferno) come luogo dove si consumò la tragedia di Paolo e Francesca: se non vi ricordate i dettagli di questo dramma, fate una visita guidata e scoprirete questa storia d’amore assieme a tanti altri affascinanti segreti del castello. La Rocca è molto curata e trasmette una sensazione di romanticismo unito a mistero: non perdetevi la visita alle sale e proseguite nei camminamenti di ronda. Sciogliete la tensione amorosa passeggiando nel resto del borgo (magari proprio lungo la splendida Passeggiata degli Innamorati), accarezzando i numerosi gatti che lo popolano, e gustandovi un buon pranzo marchigiano in un’osteria. E vi accorgerete che non è un caso se Gradara è stata eletta tra i borghi più belli d’Italia.

Se ci passate in luglio, non perdetevi l’Assedio al Castello, il grande evento che fa catapultare Gradara nel Medioevo tra spettacoli, rievocazioni storiche e figuranti. In agosto invece il Festival fantasy Magic Castle incanterà famiglie e bambini. In generale, tutto l’anno ci sono eventi che animano il borgo.

Fiorenzuola di Focara

Fiorenzuola di Focara è un piccolo borgo che prende il nome, probabilmente, dai fuochi che segnalavano ai naviganti la posizione sulla terraferma. Da vedere a Fiorenzuola di Focara: la porta all’ingresso del borgo che rievoca versi danteschi, l’antica Chiesa di D.Andrea, il Museo Paleontologico del mare (aperto dalle 9 alle 13 durante la settimana, e negli orari 10.30-12.30 e 16.30-19.30 nei festivi e prefestivi).

Fiorenzuola di Focara
Fiorenzuola di Focara

Ma la cosa più suggestiva che vi consiglio di fare è passeggiare tra le viuzze del borgo, all’interno delle mura medievali, per sognare i tempi antichi, annusare gli onnipresenti fiori e fotografare la vita tranquilla. Oltre, naturalmente, a mangiare una piadina vista mare, nel piccolo bar Piadinzuola.

Gabicce

Buona parte del territorio di Gabicce si estende all’interno del Parco San Bartolo. Partite dall’adorabile Gabicce Mare (e fatevi un tuffo: è insignita della bandiera blu) e percorrete lentamente in moto, in auto o in bici la “pano”, ossia la maestosa strada panoramica che si snoda sulla falesia e giunge fino a Gabicce Monte. E lì godetevi il panorama, dopo una visita alla Chiesa e al borgo.

Il cimitero ebraico di Pesaro

La comunità ebraica pesarese ha fatto edificare questo cimitero, che oggi ospita circa 150 diversi monumenti funebri, nella metà del 1600.

Il cimitero ebraico di Pesaro
Il cimitero ebraico di Pesaro

È visitabile in giugno, luglio, agosto e settembre, con visite guidate al giovedì dalle 18 alle 19, e visite libere dalle 17 alle 19. È stato restaurato nel 2002 ma il percorso al suo interno ha molte pietre disconnesse, perciò attenzione a dove mettete i piedi, dato che si trova su un pendio. È (a suo modo) molto affascinante: secondo me vale una visita.

A circa 10 minuti di macchina, a Pesaro, c’è anche la sinagoga, della seconda metà del ‘500, nel cuore dell’antico ghetto.

Parco San Bartolo: dove mangiare 

Dopo tutti questi itinerari turistici nel parco, la fame sarà tanta. Sfogatela mangiando prodotti tipici: il famoso tartufo bianco di Acqualagna, capitale del tartufo tutto l’anno; i legumi di una volta, come fagioli dall’occhio e roveja; la caciotta d’Urbino; i passatelli. Tra Pesaro e Urbino c’è una grande produzione di prodotti biologici (sono autoctoni i marchi Girolomoni e Alce Nero) – tanto vale approfittarne, no?

Se passate da Gradara, mangiate al ristorante osteria La Botte, in Piazza V novembre 11, dallo stile semplice e tranquillo.

A Castelmezzo un buon ristorante con vista panoramica è la Taverna del Pescatore, in Borgata Casteldimezzo, 23. L’ambiente è rustico, la vista è superlativa e i piatti sono gustosi e molto abbondanti.

A Gabicce Monte invece vi consiglio il Ristorante Dalla Gioconda in via dell’Orizzonte, 2: perfetto per la cena, per ammirare le luci della baia. E la cucina è di alto livello.

A Pesaro vi consiglio il pranzo al ristorante Vini e Crostini, a Baia Flaminia (in viale Londra, 3): l’atmosfera è deliziosa e il locale è uno spasso, da perlustrare nell’attesa di crostini e di un buon piatto di passatelli (i migliori della mia vita, dopo quelli di mia nonna, li ho mangiati qui).

Vini e Crostini Pesaro
L’interno di Vini e Crostini a Pesaro

Se volete siete di corsa o preferite lo street food, vi consiglio la famosa piadina da Terry, detta ‘la unta’.

Parco San Bartolo: dove dormire

A Gabicce Monte ho dormito all’hotel Sans Souci: molto carino, con stanze arredate in stile moderno, con una splendida vista sul mare e una piscina. Mi è piaciuto molto. A Gabicce Mare invece ho dormito al Grand Hotel Michelacci, molto più classico ed elegante. A chi preferisce il campeggio consiglio invece il Camping Panorama, immerso nel verde.

Per sapere di più sui percorsi e i posti su dove dormire e mangiare nel Parco S. Bartolo non perdetevi l’itinerario approfondito della Regione Marche.

Ora che sapete tutto siete pronti a partire: buona vacanza nel verde, al Parco San Bartolo!