Cosa vedere a Copenaghen: mini-guida alla città dei colori

Ormai lo avete capito, ho una certa passione per le città del Nord Europa. Sarà per le luci calde dei lampioni o l’aria frizzantina? Per le casette colorate, i parchi, le biciclette o i dolci alla cannella? Impossibile scegliere – in fondo, non sono tutti ottimi motivi? Ecco quindi i miei consigli su cosa vedere a Copenaghen.

Copenaghen [Foto di Misa Urbano]
Uno scorcio della coloratissima Copenaghen [Foto di Misa Urbano]

Cosa vedere: i dintorni di Copenaghen

Veniamo finalmente ai (tanti) punti forti di Copenaghen. Avendo tre giorni pieni, ho scelto di visitare anche un po’ i dintorni della città, e quindi appena arrivata in aeroporto ho affittato un’auto e mi sono diretta al Castello di Frederiksborg, a circa mezz’ora di strada dallo scalo aereo. Non perdetelo: tutto di mattoncini rossi, è davvero splendido. Ancora di più la vista dai giardini, con il lago che lo circonda. Ho visitato velocemente anche l’interno, che ospitava la mostra di Steve McCurry, compresa nello stesso biglietto d’ingresso. Merita assolutamente il viaggio!

Copenaghen [Foto di Misa Urbano]
Il castello di Frederiksborg, vicino Copenaghen [Foto di Misa Urbano]

Altra tappa imperdibile fuori città, ad una buona mezz’ora di auto da Frederiksborg Slot, è Kronborg Slot, il celebre castello dove “visse” l’Amleto di Shakespeare. Per questo motivo le visite guidate all’interno sono delle vere e proprie performance teatrali, che uniscono verità e finzione. Oltre ad Otello potrete incontrare e conoscere la storia di Holger il Danese, che dimora nel castello e dorme sulla sua lunga barba per risvegliarsi solo nel caso in cui la Danimarca dovesse essere in pericolo. La sua leggenda è talmente importante che durante la Seconda Guerra Mondiale il gruppo più grande della resistenza danese si chiamava proprio Holger Danske.

Kronborg Slot, il castello di Amleto [Foto di Misa Urbano]
Kronborg Slot, il castello di Amleto [Foto di Misa Urbano]

Cosa vedere a Copenaghen

Per fare amicizia con Copenaghen ho iniziato guardandola dall’alto dei 170 m della torre di Christiansborg Slot, sede del potere politico danese, aperta solo dal 2014. All’ingresso dovrete sottoporvi ai controlli di sicurezza ma nonostante questo, e il fatto che la visita sia gratuita, io non ho trovato fila. Si sale con un comodo ascensore e dall’alto Copenaghen si schiude tra le sue casette colorate, i suoi castelli e palazzi reali, i suoi giardini.  Non male come primo approccio alla bella capitale danese.

La torre di Christiansborg Slot a Copenaghen [Foto di Misa Urbano]
La torre di Christiansborg Slot a Copenaghen [Foto di Misa Urbano]

Obbligatoria una sosta per il pranzo al mercato di Torvehallerne KBH, dove sono arrivata attraversando le graziose strade pedonali del centro, ovviamente piene di cittadini e turisti alle prese con lo shopping.

Il mercato di Torvehallerne KBH, Copenaghen [Foto di Misa Urbano]
Il mercato di Torvehallerne KBH, Copenaghen [Foto di Misa Urbano]

I mercati sono sempre un modo carino secondo me per capire le abitudini di un popolo, in particolare il sabato mattina, quando tutti sono un po’ più rilassati. Quello di Copenaghen è formato da due bei padiglioni di vetro, uno dedicato più al pane e ai dolci, l’altro a carne, pesce e formaggi. Nel mezzo, all’aria aperta, panche per sedersi, banchi di fiori, frutta e verdura. Fateci un salto, è aperto tutti i giorni.

Copenaghen [Foto di Misa Urbano]
I fiori e i colori di Copenaghen [Foto di Misa Urbano]

Dopo aver mangiato qualcosa (dolci, soprattutto), mi sono diretta verso il famoso Giardino Botanico. Non perdetelo assolutamente, è strepitoso! L’ingresso è libero, ma prima di entrare nella serra preparatevi, perché sarete investiti da uno schiaffo di vapore caldo quasi insopportabile che vi toglierà il respiro per qualche istante.

Il giardino botanico di Copenhagen
Il giardino botanico [Foto di Misa Urbano]

Attraversando il Giardino Botanico si arriva al Rosenborg Slot, il castello che custodisce i gioielli della corona, con il suo bel parco pubblico, il più antico della città e uno dei più frequentati dagli abitanti di Copenaghen, probabilmente per la sua posizione centrale. Personalmente, mi è piaciuto di più quello del Giardino Botanico, ma la scelta è davvero solo un fatto di gusti personali.

Rosenborg Slot
Rosenborg Slot [Foto di Misa Urbano]

Ogni giorno, alle 11.30 del mattino, il centro di Copenaghen viene attraversato dal drappello di soldati che dalla caserma vicino a Rosenborg Slot si dirige verso Amalienborg Slot, la residenza della famiglia reale, dove alle 12.00 in punto si svolge il cambio della guardia. Potete quindi scegliere di seguire il corteo o di aspettarlo nella corte del palazzo reale, dove vi troverete in fila insieme agli altri curiosi. Tenetevi pronti a correre, perché appena passato il gruppo di militari con i loro cappelli enormi e pelosi, il poliziotto che sovrintende alle operazioni vi farà segno di avvicinarvi, e scatterà di nuovo la corsa per accaparrarsi un posto in prima fila.

Il cambio della guardia a Copenhagen
Il cambio della guardia [Foto di Misa Urbano]

La Sirenetta e le casette di Nyhavn, i simboli di Copenaghen

Da Amalienborg Slot alla Sirenetta ci vogliono meno di 15 minuti a piedi. Si arriva al parco Kastellet, con la sua bella fortezza di mattoni rossi, che dovrete attraversare prima di trovarvi di fronte a lei, il simbolo di Copenaghen. Sapete che ha avuto una storia complicata? La Sirenetta, scolpita e regalata alla città nel 1913, negli anni è stata imbrattata di vernice, rapita, mutilata e persino decapitata! La statua è più piccola di quanto mi aspettassi e trovare il momento giusto per guardarla e fotografarla da vicino è quasi un’impresa, per via delle centinaia di persone che attendono il proprio turno. Ad ogni modo ho atteso volentieri il mio e sono stata contenta di aver reso omaggio alla protagonista della triste favola di Handersen.

La sirenetta di Copenhagen
La famosa sirenetta, simbolo di Copenaghen [Foto di Misa Urbano]

Avete presente le casette colorate affacciate sul canale Nyhavn, altro celebre simbolo di Copenaghen? Meritano una visita sia di giorno che di sera, quando sono illuminate dalle calde luci dei lampioni che sfidano le lunghe notti del Nord. Ci si arriva in pochi minuti anche con il battello che parte dal molo accanto alla Sirenetta, e il viaggio permette di osservare Copenaghen dall’acqua. Se decidete di fermarvi a mangiare qualcosa in uno dei tanti localini sul canale, preparatevi a spendere un po’.

Nyhavn Copenhagen
Nyhavn [Foto di Misa Urbano]

Copenaghen infatti ha tantissimi pregi, ma di sicuro non quello di essere economica. Ho scovato però un localino molto semplice, carino e dai prezzi abbordabili che vi consiglio. È un thailandese che si chiama Green Mango e cucina noodles veg da urlo, anche take away. Si trova a Christianshavn, proprio lungo Torvegade, la strada principale, a poca distanza dalla fermata del battello. Una volta lì, non dimenticate di visitare Christiania, uno di quei posti che non fanno sconti. O si amano (ed è stato il mio caso), o si odiano.

Christiania, alla scoperta dei veri hippy

Probabilmente ha perso qualcosa dello spirito originario con il quale è nata, e gli spacciatori dalle facce poco raccomandabili sono lì a ricordarlo, ma camminando per le stradine di Christiania e incrociando qualche anziano hippy non ho potuto fare a meno di riflettere su scelte di vita così radicali.

Christiania Copenhagen
Christiania [Foto di Misa Urbano]

Non c’è bisogno che vi dica che non si possono fare foto nella zona dello spaccio, ci sono mille cartelli a ricordarvelo (per la vostra sicurezza, soprattutto) mentre gironzolando nelle strade più nascoste della comunità potrete scattare in tranquillità. Non abbiate paura di fare pipì nei bagni pubblici di Christiania: raramente nel nostro Paese ne ho trovati di così puliti. Quando si dice che l’apparenza inganna!

Uno dei bagni di Christiania [Foto di Misa Urbano]
Uno dei bagni di Christiania [Foto di Misa Urbano]

Copenaghen dall’alto della Rundertaarn

Al tramonto ho fatto un’altra tappa per salutare Copenaghen dall’alto, dalla Rundetaarn, la Torre Rotonda dell’Osservatorio. L’ingresso è a pagamento (25 Dkk, circa 3,40€) e l’osservatorio è all’aperto, quindi assicuratevi che il tempo permetta la visita. All’interno della torre c’è una bella sala dove si tengono mostre e concerti, c’è uno spazio per la lettura e per ristorarsi con qualcosa di caldo. E poi c’è il wi-fi gratis, se vi dovesse servire.

Copenaghen dall'alto della Rundetaarn
Copenaghen dall’alto [Foto di Misa Urbano]

Allacciate le cinture e salite sull’ottovolante di Tivoli

Infine, sono andata alla scoperta della favola di Tivoli, il famoso luna park, aperto nel 1843, che è una delle attrazioni più visitate di Copenaghen. Il biglietto d’ingresso semplice, quello per visitare il parco, costa 110 Dkk (circa 15 euro).  Quello che comprende le giostre, 200 Dkk (circa 27 euro): non è poco ma a conti fatti conviene, visto che ogni giostra da adulto costa 75 Dkk (10 euro). È un posto magico, in cui perdersi tra le luci e le mille ambientazioni diverse. Non sono un’appassionata di luna park, ma devo ammettere che Tivoli ha qualcosa di assolutamente unico, e mi ha fatto sentire come Alice nel Paese delle Meraviglie. E poi ho scoperto che ha un’anima davvero “green”: il luna park infatti è interamente alimentato da energia eolica, del tutto in linea con la strategia del Comune di Copenaghen per ridurre le emissioni di CO2.

Il luna park di Tivoli
Il luna park di Tivoli [Foto di Misa Urbano]

Dove dormire a Copenaghen, vicino alla stazione centrale

Come vi dicevo Copenaghen non è affatto una meta low cost, ma risparmiare si può, a patto di sapersi accontentare. Ad esempio, io ho scelto l’Urban Hostel, a due passi dalla stazione centrale. È pulito, pratico ed essenziale, il wi-fi funziona egregiamente, ha grandi spazi comuni per fare amicizia, dalla cucina alla sala biliardo, dalla lavanderia alla sala TV, fino alla caffetteria ristorante, e organizza moltissime attività di gruppo, come i tour a piedi o il running mattutino. Fate attenzione però ad una cosa: le camere sono accessibili (senza eccezioni) solo dalle 16.00 del giorno di arrivo, quindi considerate di dovervi magari organizzare per i bagagli in altro modo se arrivate in città la mattina presto.

Dove mangiare a Copenaghen

Per mangiare senza spendere un capitale potete puntare sul mercato di Torvehallerne KBH, su Green Mango e su Wagamama, ristorante giapponese (anche se è una catena britannica) che mi è stato consigliato da una simpatica signora incontrata sul treno dall’aeroporto. Si trova all’interno di Tivoli, ma ha un accesso anche esterno al luna park.

Come muoversi a Copenaghen

Copenaghen è piccola e potete girarla tranquillamente a piedi (anche di notte senza problemi) o ancora meglio, affittando una bicicletta. In caso non amiate camminare, potete acquistare il biglietto cumulativo per i mezzi pubblici che comprende bus, metro e battelli. Il prezzo varia in base alle zone comprese e ai giorni di utilizzo. Attenzione però, i battelli nei giorni festivi riducono sensibilmente il numero delle corse, quindi se decidete di utilizzarli per spostarvi in città considerate che il tempo di attesa sul molo può superare anche la mezz’ora. 

I mercatini di Natale di Copenaghen

I mercatini di Natale di Copenaghen non valgono il viaggio (tutto il resto, sì). Quindi, se stavate pensando prima o poi di visitarla per questo motivo, cercate un’altra meta (Vienna, ad esempio). Ho fatto persino fatica a trovare una decorazione caratteristica da appendere al mio alberello. E dire che ci sono stata in pieno Christmas Time!

Quindi dimenticate i mercatini di Natale. Non andate a Copenaghen per quello. Andate a Copenaghen e basta. Subito. Indipendentemente dal periodo.

Prendete un biglietto e partite! 

2 commenti su “Cosa vedere a Copenaghen: mini-guida alla città dei colori”

  1. Siccome andrò a Copenaghen la settimana prossima vorrei sapere se mi consiglieresti qualcosa al di fuori dei classici itinerari turistici, qualcosa di insolito, vibrante…..

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