Stoccolma d’inverno, il fascino del nord

È venerdì quindi do la parola a Misa, guest blogger di oggi. Una volta alla settimana ospito infatti sul blog i racconti di altri viaggiatori (se vuoi farlo anche tu, leggi qui come). Misa vive a Roma, viaggia spesso e lavora in radio.

Come si vive con poche ore di luce al giorno e a diversi gradi sotto zero? Curiosa come un gatto sono partita a fine dicembre per Stoccolma per scoprirlo. “Morirai di freddo!” mi hanno detto tutti, e l’arrivo non ha tradito le attese: notte piena e -13° alle cinque del pomeriggio! Dimenticate poi il fantomatico “freddo secco”: Stoccolma vive sull’acqua, e l’umidità sfiora anche il 90%. Significa che -13° si trasforma in una temperatura percepita di -16°. In fondo però ci si adatta a tutto, e indossare due maglioni sotto il cappotto, guanti, sciarpa e cappello aiutano, devo ammetterlo. Ad ogni modo, la cosa che mi ha colpito di più appena messo piede in città non è stata il freddo, ma l’aria: fresca e pulita come quella che si respira in montagna, nulla di paragonabile al grigiore di alcune delle nostre grandi città, soffocate da traffico e inquinamento.

Indimenticabili poi le calde luci dei lampioni che illuminano le strade quando cala il sole e l’atmosfera che si crea al tramonto. Inutile negarlo: con Stoccolma è stato amore a prima vista!

Gamlastan, Stoccolma www.fraintesa.it
Tramonto a Stoccolma – Foto di Misa Urbano

Cosa vedere: i musei e attrazioni

Ho scelto di visitare tre musei, tutti sull’isolotto di Djurgarden: lo Skansen, il Vasa Museet e l’ABBA Museet. Il primo è il museo all’aperto più antico del mondo, aperto nel 1891. Ospita gli animali tipici dei territori del nord e un villaggio che riproduce la Svezia del passato. Quest’ultimo raccoglie circa 150 tra abitazioni rurali tradizionali e botteghe artigiane come il panificio, che con i suoi dolcetti caldi appena sfornati mi ha letteralmente salvato la vita!

Skansen, Stoccolma www.fraintesa.it
Skansen – Foto di Misa Urbano

 

Dopo Skansen è stata la volta della musica, con l’ABBA Museet e la Swedish Music Hall of Fame, visitabili con un unico biglietto. Sono estremamente tecnologici e moderni e un po’ di paillettes non possono far male, giusto? Beh, mai divertita tanto in un museo… Potrete salire sul palco e diventare il quinto membro degli ABBA, girare un video, registrare un demo e tanto altro ancora. Non perdete il biglietto, vi servirà per scaricare le vostre performance dal sito del museo (www.abbathemuseum.com).

Dopo essermi scatenata al ritmo di Mamma Mia ho fatto un salto al Vasa Museet, che conserva una nave da guerra affondata nei canali di Stoccolma nel 1628, pochi minuti dopo il varo. La nave è stata ripescata nel 1961 e gli scienziati hanno dovuto ricomporre un enorme puzzle di oltre 14000 pezzi!

Dove passeggiare: i quartieri

Stoccolma ha una rete eccezionale di mezzi pubblici (metropolitana, autobus, tram e traghetti), ma tutto è raggiungibile anche a piedi. Con la luce o con il buio ho camminato, camminato e camminato ancora cercando di godermi ogni cosa. Da non perdere Gamla Stan, la città vecchia, che dal Palazzo Reale alle antiche taverne cittadine esplode di fascino ad ogni angolo.

Gamlastan, Stoccolma www.fraintesa.it
Gamlastan – Foto di Misa Urbano

 

Poi Norrmalm, il cuore commerciale della città, con i negozi di design e di abbigliamento più popolari della Svezia. Escludendo le catene low cost i prezzi non sono esattamente abbordabili, ma un po’ di window shopping può essere comunque divertente. Mi sono spinta anche più a nord, nella zona residenziale di Vasastaden, e a Sodermalm, il rampante quartiere a sud di Gamla Stan; allegro, vivace, con tante boutique alla moda e soprattutto la terrazza panoramica sul resto della città, che lo rendono speciale.

Teatro dell'Opera, Stoccolma - www.fraintesa.it
Teatro dell’Opera, Stoccolma – Foto di Misa Urbano

Pro e contro

Freddo, neve e poche ore di luce per me non sono state un fattore negativo, al contrario. Credo davvero che con il clima invernale Stoccolma dia il meglio di sé. E poi con il caldo, le tipiche zuppe svedesi (buonissima quella di pomodoro!) non farebbero lo stesso effetto.

Non vi ho mai parlato dei mercatini di Natale. E qui siamo all’unico punto “contro”: in Svezia il periodo delle feste natalizie termina alla vigilia, con l’apice per il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre. Da Natale dunque, niente mercatini! Ottima ragione per tornare a Stoccolma il prossimo inverno, no?

6 commenti su “Stoccolma d’inverno, il fascino del nord”

  1. Ecco, ti invidiamo giusto un pochino 🙂 ! E’ una città che vorremmo vedere, col freddo si intende certo! Bell’articolo, molto utile!

  2. Grazie Dueingiro,
    in effetti sono stati giorni fantastici, e Stoccolma d’inverno merita sicuramente una bella visita!

  3. Parto per Stoccolma tra tre giorni! Non vedo l’ora. Purtroppo sarà una toccata e fuga (arrivo venerdì notte e rientro domenica pomeriggio), però sono felice questo primo incontro avvenga con la magia dell’inverno! E dopo questo post sono ancora più ansiosa!

    • Ciao Elena,
      buon viaggio allora! Con poco più di un giorno a disposizione, e se il tempo lo permette, ti consiglio di camminare moltissimo per godere a pieno dell’atmosfera della città e se hai bisogno di scaldarti per qualche ora, non perdere il museo degli ABBA! Enjoy Stockholm 🙂

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