Il labirinto della Masone di Franco Maria Ricci, il più grande del mondo

Qualche settimana fa ho potuto realizzare il proposito di vedere il labirinto più grande del mondo e, incredibile, non ho dovuto volare oltreoceano, subire jetlag o cimentarmi nella comprensione di una qualche lingua a me sconosciuta: il labirinto più grande del mondo si trova in provincia di Parma, più precisamente a Fontanellato, un borgo ricco di storia immerso nella splendida Pianura Padana.

Mauro Davoli_Il labirinto visto dal Belvedere-1 (1)
l labirinto visto dal Belvedere [Foto di Mauro Davoli]

L’idea di costruire il labirinto è di Franco Maria Ricci, editore, designer, collezionista d’arte e bibliofilo, e nasce a seguito di una promessa che l’editore fa nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, convinto che nulla meglio del simbolo del labirinto possa rappresentare metaforicamente la condizione della vita umana.
Il labirinto è multiforme e originale proprio per sua intrinseca struttura. Storicamente ne esistono di tre tipi: quello cretese a sette spire; quello romano, con angoli retti e suddiviso in quartieri ovvero quattro labirinti intercomunicanti; quella del labirinto cristiano a undici spire, del tipo Chartres.

Quello di Fontanellato ricalca la forma romana, per la precisione a stella, seppur con alcune “modifiche” che sarebbe meglio chiamare trappole, vicoli ciechi o bivi in grado di mettere in crisi i malcapitati (vedi la sottoscritta!) – trabocchetti che nel labirinto romano tradizionale non erano presenti!

Foto aerea del labirinto [Presa dal sito del Labirinto di Franco Maria Ricci]
Foto aerea del labirinto [Presa dal sito del Labirinto di Franco Maria Ricci]
All’entrata, per vostra tranquillità, vi dico subito che vi verrà consegnata una mappa sigillata solo in alcuni punti, in modo da poter decidere se e quando aprirla.

Il modo di addentrarsi nel labirinto credo rispecchi un po’ le diverse nature delle persone, infatti nel mio caso ho visitato Fontanellato in gruppo ed ho potuto osservare come le differenti tipologie di amici hanno scelto in maniera differente il loro percorso: chi ha preferito entrare in gruppo, chi ha aperto immediatamente la mappa temendo di non poter trovare la via d’uscita e chi come me ha varcato la soglia dicendo: “Voglio proprio perdermi, magari poi mi ritrovo!

Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci
Labirinto della Masone: voi ci entrereste? [Foto di Lucia Bocola]
E così è stato: gironzolare e perdersi nel dedalo del labirinto è stata un’esperienza molto affascinante, vi consiglio di trovare un bel pomeriggio per godere di questo luogo.

Una curiosità che rende ancora più unico il labirinto di Fontanellato? Al suo interno potrete trovare oltre venti specie di bambù, pianta che è stata scelta da Franco Maria Ricci per le sue straordinarie qualità. La pianta di bambù, infatti, non si ammala facilmente, non perde le foglie d’inverno e assorbe grandi quantità d’anidride carbonica. Grazie a questa scelta il labirinto può rimanere aperto e visitabile tutto l’anno, a prescindere dalle stagioni.

I ristoranti del Labirinto della Masone

E per gli amanti del gusto è opportuno ricordare che all’interno troverete anche diversi punti di ristoro, un ristorante, e un bistrot gestiti dai Fratelli Spigaroli, chef stellati emiliani. E se non sarete ancora sazi sappiate che un’area è completamente dedicata alla presentazione di mostre d’arte e all’esposizione della personalissima collezione di opere proprio di Franco Maria Ricci.

Informazioni, orari e prezzi del Labirinto di Fontanellato

Ecco dove potete dirigervi per vivere questa esperienza: l’indirizzo è Str. Masone, 121, 43012 Fontanellato (Parma).
Il complesso del Labirinto della Masone è aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.00 ed è chiuso il martedì.
Il biglietto intero costa 18 €, ha valore per un giorno e permette l’accesso all’intero complesso e alle collezioni d’arte e bibliofile.
Per ogni ulteriore informazione potete vistare il sito http://www.labirintodifrancomariaricci.it/.
Per prenotazioni: Tel. 0521 827081 – labirinto@francomariaricci.com.

 

Lucia Bocola